Creazione di bean Java J2C mediante l'utilità di importazione batch

È possibile creare ed accedere alle classi di binding J2C tramite l'utilità di importazione batch, un'interfaccia di riga comandi, anziché utilizzando la procedura guidata del binding dati J2C. È anche possibile eseguire l'utilità di importazione batch dal workbench.

L'utilità di importazione batch consente di generare le classi di binding J2C per gli adattatori risorseCICS ECI e IMS. È possibile creare ed accedere alle classi di binding J2C tramite l'utilità di importazione batch, un'interfaccia di riga comandi, anziché utilizzando la procedura guidata del binding dati J2C. È anche possibile eseguire l'utilità di importazione batch dal workbench.
Migrazione di script Ant V6 in nuovi script Ant J2C V7: il prodotto per lo sviluppo di applicazioni Rational V7.0 contiene una funzione di registrazione sessioni che genera script Ant. È previsto un nuovo strumento di migrazione per convertire script Ant V6 nel nuovo formato di script Ant J2C J2C V7. I nuovi script Ant sono più flessibili e più facili da utilizzare, per cui il loro uso è raccomandato.

Esecuzione dello strumento di migrazione

  1. Sostituire l'origine con il vecchio file script Ant V6 di cui si desidera effettuare la migrazione.
  2. Eseguire il file migration.xml nel workbench o utilizzare la modalità headless per eseguirlo dalla riga comandi.
    <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
    <project name="Migration" default="default" xmlns:j2c="http://com.ibm.adapter.j2c">
    		 <-- 
    		 		 The source file path must be either a workspace relative or a full file system path.
    		 		 The original file (source) will be renamed with the .bak extension.
    		  -->
     		 <target name="default">
    		 		 <j2c:migrate source="/Script/batchImport_deprecated.xml"/>
    		 </target>
    </project>

Utilizzo degli script dell'utilità di importazione batch

  1. È necessario modificare i parametri in cinque file in modo che si adattino al proprio particolare ambiente. Questi file possono essere ricavati da <installdir>\IBM\SDP70Shared\plugins/com.ibm.adapter/j2c.commad_6.1.0*/runtime e <installdir>\IBM\SDP70Shared\plugins/com.ibm.adapter/j2c.commad_6.1.0*/sample/batch_import. I file necessari sono i seguenti:
    1. CICSECI_PlatformProperties.xml: questo file specifica i parametri del file di origine C o COBOL che verrà richiamato come predefinito, a seconda della piattaforma utilizzata per eseguire l'utilità di importazione (NT, AIX, o MVS).
    2. CICSECI_cobolSample.xml: questo file contiene le proprietà del servizio che verranno utilizzate dall'utilità di importazione:
      • EISProject
        • nome: nome del progetto del servizio che conterrà il nuovo servizio enterprise. Se il progetto del servizio non esiste, verrà creato automaticamente.
          Nota: Il file di esempio contiene un elemento ImportPropertyArray in EISProject. Le proprietà di importazione contenute sostituiranno tutti i valori impostati in PlatformProperties.xml. Se le impostazioni predefinite in PlatformProperties.xml sono corrette per il servizio, l'elemento ImportPropertyArray può essere rimosso.
      • EISService (tenere presente che per ciascun elemento EISProject possono essere definiti più elementi EISService:
        • nome: nome del servizio enterprise. Dopo l'importazione dei file C o COBOL, verranno creati tre file WSDL per ciascun servizio (binding interfaccia e file del servizio).
        • tipo: nome dell'adattatore risorse utilizzato per il servizio. È il nome del progetto del connettore con il file RAR.
        • targetNameSpace: URL dello spazio nomi di destinazione (http://...). Verrà creato, inoltre, un pacchetto nel progetto del servizio basato su targetNameSpace, contenente i file wsdl generati.
        • generateHelpers: se i dati nativi di cui si sta effettuando l'importazione consistono in tipi di dati complessi, ad esempio strutture in C, quando viene eseguito il servizio sono richieste classi Helper. Quando questa opzione è impostata su "true", il programma di importazione batch genererà e compilerà automaticamente tali classi helper.
      • Operation: (tenere presente che per ciascun EISService possono essere definiti più elementi Operation):
        • nome: nome dell'operazione.
        • tipo: tipo di operazione. È REQUEST_RESPONSE o ONE_WAY.
          Nota: A seconda del tipo di operazione, un'operazione ONE_WAY deve contenere una definizione InputMessage, mentre REQUEST_RESPONSE deve contenere una definizione InputMessage e una definizione OutputMessage. Se InputMessage e OutputMessage condividono la stessa definizione di tipo, viene utilizzata una singola definizione InputOutputMessage.
      • ...Messaggio
        • importFile: nome del file contenente la definizione da utilizzare per la creazione dell'operazione del servizio enterprise. Questo file può essere un file di origine C o COBOL.
        • importDirectory: il percorso contenente importFile. Se non viene specificato l'attributo importDirectory, per cercare importFile verranno utilizzate la directory di input e la directory corrente.
        • nativeTypeName : nome del tipo di dati da importare da importFile. Ad esempio, in COBOL nativeTypeName è probabilmente DFHCOMMAREA. Se, dopo l'analisi di importFile, nativeTypeName non viene identificato come un tipo di dati valido, verrà restituito un errore.
        • nome: nome da utilizzare per il tipo importato. Ad esempio, se DFHCOMMAREA rappresenta i dati di un cliente, si può impostare il nome Cliente.
        • generationPackage: un attributo facoltativo che consente di specificare un nome di pacchetto differente per le classi helper generate (cioè gli handler di formato e di bean). In tal modo viene fornito uno spazio nomi differente per lo schema che viene generato nel file WSDL di interfaccia.
    3. sampleContainer.xml : questo file verrà passato come argomento all'utilità di importazione batch e conterrà l'elenco dei file (ImportDefinitions) da elaborare. L'elemento ImportDefinitionArray ha i seguenti attributi:
      • platform: il nome della piattaforma del sistema host. I valori possono essere NT, AIX o OS390.
      • platformProperties: il nome del file di proprietà della piattaforma.
    4. importBatch.bat (win) o importBatch.sh (linux): il file del programma dell'utilità di importazione batch con i seguenti parametri:
      • containerFile: il file definito al punto c.
      • Parametri facoltativi
        • generationStyle
          • 0: l'impostazione predefinita, che corrisponde allo stile di WebSphere Studio V5.0
          • 1: corrispondente alle opzioni di generazione VisualAge® for Java™: direct, no notification, no inner class, no shorten names e with primitive type arrays.
          • 2: corrispondente alle opzioni VisualAge for generazione Java: direct, no notification, no inner class, shorten names, with primitive type arrays.
        • area di lavoro: il percorso completo dell'area di lavoro utilizzata per l'importazione
        • dir_install_RAD: la directory in cui è installato Rational Application Developer.
    5. File origine C o COBOL: questo file di origine COBOL (TADERC99.ccp) o C viene utilizzato per generare i file di binding dati e i file di interfaccia tramite l'utilità di importazione batch
  2. Esecuzione dell'utilità di importazione batch dalla riga comandi: per richiamare l'utilità di importazione dalla riga comandi, procedere come segue:
    1. Accertarsi che l'adattatore risorse che si desidera utilizzare sia stato importato nell'area di lavoro.
    2. Creare una directory per conservare i file menzionati al punto 1. In seguito si farà riferimento a questa directory come dirinput.
    3. Impostare le proprietà di connessione e la lingua per il sistema host in un file di proprietà della piattaforma. Copiare il file di proprietà piattaforma appropriato (CICSECI_PlatformProperties.xml or IMS_PlatformProperties.xml) da %PROGRAMFILES%/IBM/SDP70Shared/plugins/com.ibm.adapter.j2c.command_6.1.0/sample/batch_import (dove x si riferisce alla directory in cui è installato il software di sviluppo Rational) in dirinput e aprirlo con un editor di testo. Impostare le proprietà predefinite che in questo file riflettono l'ambiente di destinazione. Qualunque proprietà impostata in questo file può essere sostituita nel file di definizione del servizio descritto al punto seguente. Non è necessario eliminare le definizioni non utilizzate della piattaforma.
    4. Copiare l'esempio di file di definizione del servizio appropriato (CICSECI_cSample.xml, CICSECI_cobolSample.xml o IMS_cobolSample.xml) in inputdir, rinominando il file a piacimento.
    5. Copiare il file contenitore di esempio, sampleContainer.xml, in dirinput, rinominandolo a piacimento. Aprire il file risultante con un editor di testo e impostare la piattaforma appropriata, e per ciascun file di definizione del servizio creato al punto d aggiungere un elemento ImportDefinition associato al file di definizione del servizio creato.
    6. Se è in esecuzione un'istanza di Rational Application Developer che utilizza l'area di lavoro di destinazione, chiuderla.
    7. Dalla riga comandi, richiamare il comando importBatch con le seguenti opzioni: importBatch -file=containerFile [-style=generationStyle] [-d areadilavoro] [-e dir_install_RAD]
      Nota: Il parametro -file richiede il percorso completo di containerFile
  3. Esecuzione dell'utilità di importazione batch dal workbench: per richiamare l'utilità di importazione batch dal workbench, procedere come segue:
    1. Accertarsi che l'adattatore risorse che si desidera utilizzare sia stato importato nell'area di lavoro
    2. Creare un progetto Esempio (nominandolo Temp) per conservare i file menzionati al punto 1. In seguito si farà riferimento a questa directory come dirinput.
    3. Eseguire il punto c, il punto d e il punto e dall'esecuzione dell'utilità di importazione batch dalla riga comandi.
    4. Copiare il file batchImport.xml da %PROGRAMFILES%/IBM/SDP70Shared/plugins/com.ibm.adapter.command_6.0.0/script in dirinput . Modificare il file sampleContainer.xml in modo che corrisponda al nome del file del contenitore.
    5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul file batchImport.xml e selezionare l'opzione Esegui > 2 Ant build." Nella finestra aperta, selezionare JRE e quindi Esegui nello stesso JRE dell'area di lavoro. Fare clic su Applica e su Chiudi. Questa operazione è necessaria una sola volta.
    6. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul file batchImport.xml e selezionare Esegui > 1 Ant build.

      L'utilità di importazione batch importerà i file COBOL e C e genererà i file di binding nel progetto (EISProject) e il pacchetto (derivato da targetNameSpace) specificato nel file XML.

      Nota: L'utilità di importazione batch richiamata dalla riga comandi ha un processo di esecuzione simile a quello che viene eseguito all'interno dell'area di lavoro. Per constatarlo, aprire l'area di lavoro in cui sono stati generati i file di cui al punto 1. Si osserverà un progetto denominato Temp contenente gli stessi file importati manualmente nel punto 3.

Feedback