Migrazione di una Gestione configurazione Versione 2.1 alla Versione 6.0: su un altro computer su cui è installato DB2

Questa sezione descrive uno dei tre modi disponibili per migrare una Gestione configurazione Versione 2.1 alla Versione 6.0.

Prima di iniziare

Consultare Coesistenza con versioni precedenti ed altri prodotti.

Una Gestione configurazione Windows esistente può essere migrata ad una Gestione configurazione Versione 6.0 su qualsiasi sistema operativo supportato mediante una connessione JDBC Type 4 Universal DB2.

Per migrare una Gestione configurazione su un altro computer su cui è installata una connessione JDBC Type 4 Universal DB2, effettuare le operazioni riportate di seguito:

  1. Installare WebSphere Message Broker Versione 6.0 sul computer su cui si desidera migrare la Gestione configurazione Versione 2.1.
  2. Aggiungere i seguenti file all'ambiente in cui si sta creando la nuova Gestione configurazione. In z/OS, aggiornare il file BIPCPROF ed inoltrare il lavoro BIPGEN. Su tutti gli altri sistemi operativi, aggiornare l'ambiente locale.
    1. Aggiungere le seguenti classi a CLASSPATH:

      <db2 install>/jcc/classes/sqlj.zip
      <db2 install>/jcc/classes/db2jcc.jar
      <db2 install>/jcc/classes/db2jcc_javax.jar
      <db2 install>/jcc/classes/db2jcc_license_cisuz.jar                                  

    2. Aggiungere la variabile di ambiente specifica del computer per le librerie (ad esempio, LIBPATH in z/OS):

      <db2 install>/jcc/lib

    3. Aggiungere a PATH:

      <db2 install>/jcc/bin

    dove <db2 install> è il punto in cui è installato DB2 (ad esempio, /usr/lpp/db2710/db2710).
  3. Arrestare la Gestione configurazione Versione 2.1.
  4. Creare una Gestione configurazione Versione 6.0 sul secondo computer eseguendo il comando mqsicreateconfigmgr (oppure il lavoro BIPCRCM in z/OS), specificando l'origine dati, il nome utente e la password richiesti per accedere al database della Gestione configurazione Versione 2.1. Ad esempio:
    -u (userid)
    L'ID utente database sul computer Windows per Gestione configurazione
    -p (password)
    La password database sul computer Windows per Gestione configurazione
    -n (nome database)
    //server:porta/database name
    dove:
    • //server è l'indirizzo IP del computer Windows (ad esempio //9.20.235.197)
    • :port è il numero di porta di DB2 in Windows
    • /nome database è il nome del database Windows Gestione configurazione (ad esempio /MQSICMDB)
    Ad esempio: //9.20.235.197:50000/MQSICMDB

    Utilizzare nomi di gestore code differenti per le due Gestione configurazione per mantenere l'univocità nella rete WebSphere MQ.

    Quando si crea la Gestione configurazione Versione 6.0, le informazioni sul dominio dal database Gestione configurazione Versione 2.1 vengono copiate automaticamente nell'archivio interno della Gestione configurazione Versione 6.0. Potrebbero essere necessari alcuni minuti per la migrazione del database.

  5. Sul secondo computer, configurare WebSphere MQ in modo da consentire a Gestione configurazione Versione 6.0 di comunicare con la rete del broker. Ad esempio, potrebbe essere necessario configurare i canali, le code di trasmissione e le definizioni del gestore code remoto.
  6. Avviare Gestione configurazione Versione 6.0.
  7. Per associare tutti i broker nel dominio con il nuovo Gestione configurazione, in modo che i broker pubblichino i relativi messaggi di stato al corretto gestore code, una distribuzione di topologia completa è necessaria sul secondo computer. Distribuire la topologia utilizzando Message Brokers Toolkit o la CLI (command-line interface).

    Quando la distribuzione della topologia ha completato la nuova sottoscrizione sui broker nel dominio, i broker sono gestiti dal nuovo Gestione configurazione sul nuovo sistema; non utilizzare il precedente Gestione configurazione.

  8. Se necessario, disinstallare DB2 ed il broker Versione 2.1.
Prima di migrare i broker o apportare modifiche di configurazione, accertarsi che Gestione configurazione sia stato migrato correttamente eseguendo i controlli riportati di seguito:
  1. Avviare Gestione configurazione.
  2. Avviare il Message Brokers Toolkit e connetterlo al dominio Gestione configurazione.
  3. Controllare l'elenco di componenti del dominio e verificare se vengono prodotti degli errori.
  4. Ricercare il dominio nell'elenco di avvisi e controllare se si è verificato un arresto.
  5. Controllare che sia possibile aprire la registrazione eventi.
  6. Facoltativo: se si dispone di un broker in esecuzione, arrestare e avviare un flusso di messaggi e ricercare una risposta corretta; controllare che la vista Avvisi venga aggiornata all'arresto del flusso di messaggi e che ne venga eliminato il contenuto all'avvio del flusso di messaggi.
Se tale procedura viene completata correttamente, Gestione configurazione è stato migrato correttamente. In caso contrario, risolvere i problemi prima di migrare ulteriori componenti o apportare modifiche alla configurazione.

Una volta eseguita la migrazione della Gestione configurazione, migrare il Server dei nomi utente.

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