Se si decide di creare il gestore code separatamente, impostare una coda DLQ (dead letter queue). Nell'eventualità si verifichino degli errori nell'elaborazione dei messaggi in flussi di messaggi, WebSphere Message Broker fa riferimento alla coda DLQ.
Se non è possibile elaborare un messaggio in un flusso di messaggi definito dall'utente o nel modello pubblicazione/sottoscrizione, come ultima istanza, viene instradato a questa coda DLQ. Se si preferisce eseguire il ripristino del messaggio nella coda di input, arrestando quindi il flusso di messaggi finché il problema non viene risolto, disabilitare la DLQ.
Il comando mqsideleteusernameserver non elimina questa coda (a meno che non viene eliminato il gestore code).
Se si sta utilizzando un gestore code WebSphere MQ che è stato creato indipendentemente dal comando mqsicreateusernameserver, è possibile definire cluster. Ciò semplifica la configurazione in uso.
Se il gestore code viene creato da questo comando, non viene avviato come un servizio Windows; esso si interrompe se ci si scollega. Per evitare ciò, rimanere collegati oppure cambiare lo stato di avvio del servizio del gestore code (se si blocca la stazione di lavoro, il gestore code WebSphere MQ non si arresta).
Se si utilizza la la forma non qualificata per questo ID utente (username) sulle piattaforme Windows, il sistema operativo ricerca l'ID utente nel relativo dominio, a cominciare dal sistema locale. Questa ricerca potrebbe impiegare alcuni minuti per essere completata.
Il ServiceUserID specificato, deve essere un membro del gruppo locale mqbrkrs. Sulle piattaforme Windows, può essere un membro diretto o indiretto del gruppo. ServiceUserID deve essere anche autorizzato ad accedere alla directory home (dove è stato installato WebSphere Message Broker).
I requisiti di sicurezza per ServiceUserID sono riportati in dettaglio in Requisiti di sicurezza per le piattaforme Windows per le piattaforme Windows e in Requisiti di sicurezza per le piattaforme Linux e UNIX per i sistemi Linux e UNIX.
Per la compatibilità con i sistemi esistenti, è sempre possibile specificare <password>. Tuttavia, se non si specifica una password con questo parametro, quando si esegue il comando, viene richiesto di immettere una password durante il relativo richiamo e di immettere la password una seconda volta per verificare che sia stata immessa correttamente.
Sulle piattaforme Windows, e sui sistemi Linux e UNIX, se il gestore code non esiste già, viene creato da questo comando. Questo non viene creato come gestore code predefinito; se si desidera che sia il gestore code predefinito su questo sistema, è necessario creare il gestore code prima di immettere questo comando.
L'attributo gestore code MAXMSGL (lunghezza massima dei messaggi che possono essere inseriti nelle code) viene aggiornato a 100 MB. Ciò viene eseguito indipendentemente dal fatto che il gestore code viene creato da questo comando.
Nella directory examples/auth, sotto la directory home del prodotto, vengono forniti due esempi: password.dat e pwgroup.dat.
L'autorizzazione all'accesso viene assegnata per il gruppo WebSphere Message Broker mqbrkrs a tutte queste code.