Utilizzare il nodo Database per interagire con un database nell'origine dati ODBC specificata. La natura dell'interazione viene definita codificando le istruzioni ESQL che specificano i dati dal messaggio di input ed eventualmente li trasformano in qualche modo (ad esempio, per eseguire un calcolo) ed assegnano il risultato ad una tabella di database.
E' possibile impostare una proprietà per controllare se l'aggiornamento al database è sottoposto a commit immediatamente o se questa operazione è rimandata fino al completamento del flusso di messaggi, a quel punto l'aggiornamento è sottoposto a commit o rollback in base allo stato di completamento generale del flusso di messaggi.
Sebbene sia possibile utilizzare questo nodo per aggiornare il database, non è possibile effettuare alcun aggiornamento sul messaggio.
Il nodo Database è rappresentato nel workbench dalla seguente icona:
Fare riferimento ai seguenti esempi per capire come utilizzare questo nodo:
Prendere in considerazione una situazione in cui si riceva un ordine di 20 monitor. Se in magazzino si dispone di un numero sufficiente di monitor, si vorrà diminuire il livello di merce in magazzino nel database della merce in magazzino. E' possibile utilizzare il nodo Database per controllare se i monitor disponibili sono sufficienti e diminuire il valore del campo relativo alla quantità nel database.
Una volta inserita un'istanza del nodo Database in un flusso di messaggi, è possibile configurarla. Fare clic con il tasto destro del mouse sul nodo nella vista dell'editor e fare clic su Proprietà. Vengono visualizzate le proprietà base del nodo.
Tutte le proprietà obbligatorie, per le quali è necessario immettere un valore (quelle per le quali non è specificato un valore predefinito), sono contrassegnate con un asterisco nella finestra di dialogo delle proprietà.
Configurare il nodo Database come segue:
Sui sistemi z/OS, il broker utilizza l'ID dell'attività avviata dal broker o l'ID utente e la password specificati nel JCL del comando mqsisetdbparms, BIPSDBP nel data set di personalizzazione <hlq>.SBIPPROC.
Quando si codificano istruzioni ESQL che interagiscono con le tabelle, si presuppone che tali tabelle esistano all'interno di questo database. Se non è così, viene generato un errore di database dal broker durante il runtime.
Codificare le istruzioni ESQL per personalizzare il funzionamento del nodo Database in un file ESQL associato al flusso di messaggi in cui è stata inclusa questa istanza del nodo Database. Il file ESQL, che per impostazione predefinita ha il nome <message_flow_name>.esql, contiene ESQL per ogni nodo nel flusso di messaggi che lo richieda. Ogni parte del codice correlata ad un nodo specifico è nota come modulo.
Se non esiste ancora un file ESQL per questo flusso di messaggi, fare clic con il tasto destro del mouse sul nodo Database e fare clic su Apri ESQL. In questo modo si crea e si apre un nuovo file ESQL nella vista Editor ESQL.
Se un file ESQL già esiste, fare clic sul pulsante Sfoglia accanto alla proprietà Istruzione. In questo modo viene visualizzata la finestra di dialogo Selezione modulo, che elenca i moduli disponibili del nodo Database nei file ESQL a cui può accedere questo flusso di messaggi (i file ESQL possono essere definiti in altri progetti dipendenti). Selezionare il modulo appropriato e fare clic su OK. Se non sono disponibili moduli adatti, l'elenco è vuoto.
Se il modulo specificato non esiste, esso viene creato e l'editor posiziona il file in modo da visualizzarlo. Se il file e il modulo già esistono, l'editor posiziona il file e visualizza ed evidenzia il modulo corretto.
Se si preferisce, è possibile aprire il file ESQL appropriato nel Navigator risorse e selezionare questo nodo nella vista Profilo.
Se si crea uno skeleton del modulo per questo nodo in un file ESQL nuovo o esistente, questo consiste nel seguente ESQL. In questo esempio è riportato il nome del modulo predefinito:
CREATE DATABASE MODULE <flow_name>_Database CREATE FUNCTION Main() RETURNS BOOLEAN BEGIN RETURN TRUE; END; END MODULE;
Se si crea il proprio modulo ESQL, creare esattamente questo skeleton. E' possibile aggiornare il nome predefinito, ma assicurarsi che il nome specificato corrisponda al nome della proprietà Istruzione del nodo corrispondente.
Aggiungere il proprio ESQL per personalizzare questo nodo dopo l'istruzione BEGIN e prima di RETURN TRUE.
E' possibile creare un file ESQL anche facendo clic su
.È possibile utilizzare tutte le istruzioni ESQL comprese SET, WHILE, DECLARE e IF in questo modulo, ma (a differenza del nodo Compute) il nodo Database trasmette il messaggio che riceve sul proprio terminale di input al terminale di output senza modifiche. Questo significa che, come per il nodo Filter, si dispone di un solo messaggio a cui fare riferimento in un nodo Database.
Poiché non è possibile modificare sezioni di alcun messaggio, l'istruzione di assegnazione (l'istruzione SET, non la clausola SET dell'istruzione INSERT) può assegnare valori solo alle variabili temporanee. L'ambito delle azioni che si possono intraprendere con un'istruzione di assegnazione è quindi limitato.
Se si preferisce, è possibile aprire il file ESQL appropriato nel Navigator risorse e selezionare questo nodo nella vista Profilo.
Quando si seleziona tale casella, il nodo gestisce tutti i codici di ritorno positivi provenienti dal database come errori e genera eccezioni nello stesso modo in cui gestisce gli errori negativi o più gravi.
Se non si seleziona la casella, il nodo considera le avvertenze come codici di ritorno normali e non genera alcuna eccezione. L'avvertenza più significativa è non trovato, che può essere gestita come un codice di ritorno normale senza alcun rischio, nella maggior parte dei casi.
Se si deseleziona tale casella, includere ESQL per verificare la presenza di eventuali errori di database che potrebbero essere restituiti dopo ogni chiamata fatta al database (per fare ciò, è possibile utilizzare SQLCODE e SQLSTATE). Se si è verifica un errore, è necessario gestire l'errore nel flusso di messaggi per garantire l'integrità del broker e del database: l'errore viene ignorato se non lo si gestisce con la propria elaborazione, poiché si è scelto di non richiamare la gestione errori predefinita da parte del broker. Ad esempio, è possibile includere l'istruzione ESQL THROW per generare un'eccezione in questo nodo o utilizzare il nodo Throw per generare la propria eccezione in un punto successivo.
Fare clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo ed eliminare tutte le modifiche apportate alle proprietà.
Nella tabella riportata di seguito vengono descritti i terminali del nodo Database.
Terminale | Descrizione |
---|---|
In | Il terminale di input che accetta un messaggio affinché venga elaborato dal nodo. |
Failure | Il terminale di output a cui è trasmesso il messaggio di input, se si rileva un errore durante il calcolo. Se è stata selezionata l'opzione Valuta le avvertenze come errori, il nodo trasmette il messaggio a questo terminale anche se l'elaborazione termina con esito positivo. |
Out | Il terminale di output a cui è instradato il messaggio trasformato quando l'elaborazione nel nodo è completata. Il messaggio trasformato potrebbe essere instradato a questo terminale anche da un'istruzione PROPAGATE. |
Out1 | Il primo terminale di output alternativo a cui potrebbe essere instradato il messaggio trasformato da un'istruzione PROPAGATE. |
Out2 | Il secondo terminale di output alternativo a cui potrebbe essere instradato il messaggio trasformato da un'istruzione PROPAGATE. |
Out3 | Il terzo terminale di output alternativo a cui potrebbe essere instradato il messaggio trasformato da un'istruzione PROPAGATE. |
Out4 | Il quarto terminale di output alternativo a cui potrebbe essere instradato il messaggio trasformato da un'istruzione PROPAGATE. |
Le seguenti tabelle descrivono le proprietà del nodo; la colonna con l'intestazione O indica se la proprietà è obbligatoria (contrassegnata con un asterisco nella finestra di dialogo delle proprietà, se è necessario immettere un valore quando non è specificato un valore predefinito), la colonna con l'intestazione C indica se la proprietà è configurabile (è possibile modificare il valore quando si aggiunge un flusso di messaggi a un file bar per distribuirlo).
Le proprietà base del nodo Database sono descritte nella seguente tabella.
Proprietà | O | C | Valore predefinito | Descrizione |
---|---|---|---|---|
Origine dati | No | Sì | Il nome dell'origine dati ODBC del database in cui risiedono le tabelle a cui si fa riferimento nell'ESQL associato a questo nodo (identificato dalla proprietà Istruzione). | |
Istruzione | Sì | No | Database | Il nome del modulo nel file ESQL che contiene le istruzioni da eseguire sul database. |
Transazione | Sì | No | Automatico | La modalità transazione per il nodo. Questa può avere il valore di Automatico o Commit. |
Valuta le avvertenze come errori | Sì | No | Deselezionata | Indica di valutare le avvertenze SQL del database come errori. Questa azione viene eseguita se si seleziona la casella di spunta. |
Genera eccezione in caso di errore database | Sì | No | Selezionata | Gli errori di database fanno sì che il broker generi un'eccezione. Questa azione viene eseguita se si seleziona la casella di spunta. |
Nella tabella riportata di seguito vengono descritte le proprietà di Descrizione del nodo Database.
Proprietà | O | C | Valore predefinito | Descrizione |
---|---|---|---|---|
Descrizione breve | No | No | Una breve descrizione del nodo. | |
Descrizione completa | No | No | Testo che descrive lo scopo del nodo nel flusso di messaggi. |