Inoltro delle richieste batch mediante Proxy di Gestione configurazione

Questa sezione fa parte dell'attività più ampia di sviluppo delle applicazioni CMP (Configuration Manager Proxy/Proxy di Gestione configurazione) ed illustra una delle funzioni avanzate di CMP.

Utilizzando CMP, è possibile raggruppare più richieste destinate alla stessa Gestione configurazione ed inoltrarle come una singola unità di lavoro.

Per avviare un batch, l'applicazione deve richiamare il metodo beginUpdates() sull'handle ConfigManagerProxy. Ciò indica a CMP di interrompere l'inoltro di richieste di modifica dello stato a Gestione configurazione fino a quando non viene indicato diversamente. Il metodo sendUpdates() indica a CMP di inoltrare come batch le richieste ricevute dall'ultima chiamata beginUpdates() ed è possibile utilizzare clearUpdates() per annullare un batch senza inoltrarlo a Gestione configurazione. E' possibile determinare se un batch è attualmente in corso utilizzando il metodo isBatching(). Notare che per ciascun handle CMP è possibile avere un solo batch in corso.

Uno dei vantaggi dell'utilizzo di un metodo batch è che esso assicura che Gestione configurazione non può elaborare messaggi di altre applicazioni durante il batch. Quando Gestione configurazione riceve un batch di richieste, elabora ciascuna richiesta nel batch nell'ordine in cui esse sono state aggiunte al batch (FIFO) e non vengono elaborate richieste da altre applicazioni CMP fino a quando non viene completato l'intero batch.

Considerare la sequenza di comandi riportata di seguito:
BrokerProxy b2 = topology.createBroker("B2", "QMB2");
ExecutionGroupProxy e = b2.createExecutionGroup("default");
b2.deploy();

Senza utilizzare un metodo batch, non è possibile garantire l'esito positivo di tali azioni. Ad esempio, anche nel caso in cui ciascun comando venga eseguito correttamente, è possibile per una seconda applicazione (forse remota) eliminare il broker B2 dopo che esso è stato creato dalla prima applicazione ma prima che vengano elaborati gli altri due comandi.

Se la sequenza viene estesa in modo da utilizzare un metodo batch, Gestione configurazione elabora tutti i comandi insieme e nessuna applicazione può disturbare la logica utilizzata da questa applicazione.
cmp.startUpdates();
BrokerProxy b2 = topology.createBroker("B2", "QMB2");
ExecutionGroupProxy e = b2.createExecutionGroup("default");
b2.deploy();
cmp.sendUpdates();

Un altro vantaggio dell'utilizzo di un metodo batch è relativo alle prestazioni. Generalmente, CMP invia un messaggio WebSphere MQ a Gestione configurazione per ciascuna richiesta. In una situazione che richiede l'invio di un numero elevato di richieste in rapida successione, come ad esempio nel caso di creazione di una gerarchia di argomenti, un metodo batch influisce in modo significativo sulle prestazioni in termini di tempo necessario per l'elaborazione delle richieste e di memoria. Ciascun batch di richieste viene inviato in un singolo messaggio WebSphere MQ e, di conseguenza, il carico di lavoro per ciascun metodo viene ridotto drasticamente.

La modalità batch non fornisce funzioni transazionali (commit e backout); è possibile che alcune richieste in un batch abbiano esito positivo ed altre esito negativo. Se Gestione configurazione elabora una richiesta in un batch che ha esito negativo, continua ad elaborare la richiesta successiva nel batch.

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