Utilizzo dei flussi secondari

E' possibile includere dei flussi secondari nei flussi di messaggi esattamente nello stesso modo in cui si includono i nodi integrati o definiti dall'utente.

E' anche possibile connetterli ad altri nodi nello stesso modo. Poiché è possibile definire il flusso secondario una volta e utilizzarlo in più di un flusso di messaggi (e anche in più di un progetto di flusso di messaggi), un flusso secondario offre dei vantaggi:

Tuttavia, è necessario ricordare che un flusso secondario non è un nodo singolo e la sua inclusione aumenta il numero dei nodi nel flusso di messaggi, con la possibilità di effetti negativi sulle sue prestazioni.

Considerare questi esempi relativi all'utilizzo dei flussi secondari:

Inizio modificaUtilizzare il nodo Passthrough per supportare la creazione di versioni di un flusso secondario durante il runtime. Il nodo Passthrough consente di aggiungere un'etichetta al flusso o al flusso secondario del messaggio. Combinando questa etichetta con la sostituzione della parola chiave dal sistema di controllo versione, è possibile identificare quale versione di un flusso secondario è inclusa in un flusso di messaggi distribuito. È possibile utilizzare questa etichetta per i propri scopi. Se sono state incluse le parole chiave della versione corrette nell'etichetta, è possibile visualizzare il valore dell'etichetta:
  • Memorizzata in un file BAR (broker archive) utilizzando il comando mqsireadbar
  • Distribuita a un determinato broker, sulle proprietà di un flusso di messaggi distribuito in Message Brokers Toolkit
  • Durante il run time, se si abilita la traccia utente per tale flusso di messaggi.
Il messaggio che esso trasmette sul proprio terminale out è lo stesso messaggio che esso ha ricevuto sul proprio terminale in. Ad esempio, se si sviluppa un flusso secondario di elaborazione degli errori da includere in diversi flussi di messaggi, si potrebbe voler modificare quel flusso secondario. Tuttavia, si potrebbe voler introdurre la versione modificata inizialmente solo in una serie secondaria dei flussi di messaggi in cui essa è inclusa. Impostare un valore per l'istanza del nodo Passthrough che identifichi quale versione del flusso secondario è stata inclusa.Fine modifica

L'utilizzo dei flussi secondari è illustrato nell'esempio riportato di seguito:

L'utilizzo dei flussi secondari è dimostrato nell'Esempio Programma di gestione degli errori e nell'esempio Richiesta/Replica coordinate. L'esempio Programma di gestione degli errori utilizza un flusso secondario per reperire le informazioni relative agli errori e memorizzare tali informazioni in un database. L'esempio di Richiesta/Replica coordinata utilizza un flusso secondario per integrare la memorizzazione dei valori di ReplyToQ e ReplyToQMgr in un messaggio WebSphere MQ in modo che la logica di elaborazione possa essere facilmente riutilizzata in altri flussi di messaggi e per consentire la sostituzione di implementazioni alternative.

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Nodi integrati
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Copyright IBM Corporation 1999, 2006 Ultimo aggiornamento: ago 17, 2006
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