L'albero secondario DestinationData fa parte dell'albero secondario Destinazione in LocalEnvironment. Gli alberi LocalEnvironment vengono creati dai nodi di input quando ricevono un messaggio e, in modo facoltativo, dai nodi Compute. Quando sono creati, sono vuoti ma è possibile creare dati al loro interno utilizzando istruzioni ESQL codificate in uno qualsiasi dei nodi SQL.
L'albero secondario Destinazione è composto da alberi secondari per zero o più protocolli, ad esempio WebSphere MQ e WebSphere MQ Everyplace o da un albero secondario per le destinazioni di instradamento (RouterList) o da entrambi.
Nell'albero di protocollo sono presenti due elementi child.
In Struttura ad albero LocalEnvironment è disponibile l'immagine di un albero tipico, in cui è indicato un albero Destinazione in cui sono presenti alberi secondari di protocollo e RouterList.
La struttura dei dati nella cartella DestinationData coincide con quella in Defaults per lo stesso protocollo ed è possibile utilizzarla per sostituire i valori predefiniti in Defaults. E' pertanto possibile impostare la cartella Defaults in modo da contenere valori comuni a tutte le destinazioni e impostare solo i valori univoci in ciascun albero secondario DestinationData. Se un valore non è impostato in DestinationData né in Defaults, viene utilizzato il valore impostato per la proprietà del nodo corrispondente.
Di seguito vengono indicati i campi, il tipo di dati e i valori validi per ciascun elemento degli alberi secondari Defaults e DestinationData per WebSphere MQ . In Nodo MQOutput vengono descritte le proprietà del nodo corrispondente.
Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di DestinationData, fare riferimento a Accesso alla struttura ad albero LocalEnvironment.
Tipo dati dell'elemento | Rappresentazione | Proprietà del nodo corrispondente | Valori validi |
---|---|---|---|
queueManagerName | CHARACTER | Nome gestore code | |
queueName | CHARACTER | Nome coda | |
transactionMode | CHARACTER | Modalità transazione | no, yes, automatic |
persistenceMode | CHARACTER | Modalità permanenza | no, yes, automatic, asQdef |
newMsgId | CHARACTER | Nuovo ID messaggio | no, yes |
newCorrelId | CHARACTER | Nuovo ID correlazione | no, yes |
segmentationAllowed | CHARACTER | Segmentazione consentita | no, yes |
alternateUserAuthority | CHARACTER | Autorizzazione utente alternativa | no, yes |
replyToQMgr | CHARACTER | Gestore delle repliche alla coda | |
replyToQ | CHARACTER | Replica alla coda |
Per creare questi campi nella cartella DestinationData, immettere il valore e il tipo dati nel modo esatto in cui sono riportati nella tabella. Se vengono utilizzate variazioni nell'ortografia o nella combinazione maiuscolo/minuscolo, i campi o i valori sono ignorati nei record DestinationData e viene utilizzato il valore disponibile successivo.
Ad esempio, è possibile che i seguenti esempi ESQL risultino in un output imprevisto:
SET OutputLocalEnvironment.Destination.MQ.DestinationData[1].persistenceMode = 'YES';
SET OutputLocalEnvironment.Destination.MQ.DestinationData[2].PersistenceMode = 'yes';
In ciascun caso, è possibile che la cartella DestinationData non scriva un messaggio permanente per queste destinazioni. Nel primo esempio nel campo persistenceMode è stato immesso un valore "YES", che non rappresenta un valore valido elencato nella tabella riportata sopra e verrà pertanto ignorato. Nel secondo esempio, il campo denominato "PersistenceMode" è specificato in modo non corretto e viene ignorato. Verrà utilizzato il valore persistenceMode della cartella Defaults o il valore dell'attributo associato nel nodo MQOutput. Se ciò provoca l'utilizzo del valore "no" o "automatic", non verrà scritto un messaggio permanente.
Se con la cartella DestinationData viene prodotto un output non previsto, verificare che nei campi e nei valori utilizzati siano state utilizzate la combinazione maiuscolo/minuscolo e l'ortografia corrette.