Migrazione di un nodo definito dall'utente

Per migrare un nodo definito dall'utente in WebSphere Message Broker Versione 6.0 è necessario completare i passi riportati di seguito:
  1. Migrazione della rappresentazione Message Brokers Toolkit del nodo definito dall'utente
  2. Migrazione del codice del nodo definito dall'utente di runtime

Migrazione della rappresentazione Message Brokers Toolkit del nodo definito dall'utente

E' possibile distribuire un nodo definito dall'utente scritto nella Versione 5.0 di Message Brokers Toolkit nella Versione 6.0 di Message Brokers Toolkit. Prima di poter eseguire la distribuzione del nodo definito dall'utente, è necessario migrare la rappresentazione Message Brokers Toolkit del nodo definito dall'utente nella Versione 6.0 di Message Brokers Toolkit.

Per eseguire la migrazione dalla Versione 5.1 o Versione 5.1 di Message Brokers Toolkit nella Versione 6.0 di Message Brokers Toolkit, completare i passi riportati di seguito:

  1. Importare il progetto del nodo definito dall'utente nella Versione 6.0 di Message Brokers Toolkit.
  2. Da Explorer del pacchetto, selezionare il progetto del nodo definito dall'utente e fare clic su Progetto > Elimina progetto.

Per eseguire la migrazione dalla Versione 5.0 di Message Brokers Toolkit nella Versione 6.0 di Message Brokers Toolkit, completare i passi riportati di seguito:

  1. Importare il progetto del nodo definito dall'utente nella Versione 6.0 di Message Brokers Toolkit.
  2. Da Explorer del pacchetto, selezionare il progetto del nodo definito dall'utente e fare clic su Progetto > Elimina progetto.
  3. Modificare l'elemento <requires> nel file plugin.xml nel root del progetto di nodo definito dall'utente, per farlo corrispondere con:
    <requires>
            <import match="greaterOrEqual" plugin="com.ibm.etools.mft.api" version="6.0.0"/>
    </requires>
  4. Modificare l'estensione "org.eclipse.help.contexts" nello stesso file plugin.xml in modo da avere la seguente corrispondenza:
    <extension point="org.eclipse.help.contexts">
    	<contexts file="HelpContexts.xml"/>
    </extension>

Una volta eseguita la migrazione dei nodi definiti dall'utente, non è necessario eseguire la migrazione dei flussi di messaggi che contengono il nodo definito dall'utente.

Migrazione del codice del nodo definito dall'utente di runtime

Prima di procedere con questo passo, è necessario aver completato Migrazione della rappresentazione Message Brokers Toolkit del nodo definito dall'utente.

Per eseguire la migrazione del codice del nodo definito dall'utente di runtime, completare i passi riportati di seguito:

  1. Inserire una copia del file di estensione definito dall'utente compresso o compilato su ogni sistema di broker da cui si intende utilizzarlo.
    • Se si sta eseguendo la migrazione di un nodo definito dall'utente in Java, è possibile quindi creare il file di estensione definito dall'utente e distribuirlo ad ognuno dei sistemi.
    • Se si sta eseguendo la migrazione di un nodo definito dall'utente in C e tutti i broker sono sullo stesso tipo di macchina, è possibile creare il file di estensione definito dall'utente e distribuirlo ad ognuno dei sistemi.
    • Se si sta eseguendo la migrazione di un nodo definito dall'utente in C e si dispone di un cluster che si compone di diversi tipi di macchina, ad esempio un broker AIX, uno Solaris e uno Windows, è necessario creare i file separatamente su ciascun tipo di macchina.
  2. Specificare la directory in cui inserire il file, utilizzando il comando mqsichangebroker o mqsicreatebroker.

    Nelle versioni precedenti, il file .lil o .jar potrebbe essere salvato nella directory di installazione. Non salvare il file .lil o .jar nella directory di installazione WebSphere Message Broker.

    Relativamente alle estensioni definite dall'utente in C, memorizzare il file .pdb che corrisponde al file .lil, nella directory scelta. Il file .pdb fornisce informazioni simboliche utilizzate da WebSphere Message Broker nella visualizzazione delle informazioni di diagnostica dello stack in caso di violazioni di accesso o altri malfunzionamenti del software.

  3. Arrestare e riavviare ciascun broker. In questo modo si è certi che il nuovo file venga rilevato.
    Due sono i casi in cui non è necessario riavviare il broker:
    • Se è stato creato un gruppo di esecuzione nel Message Brokers Toolkit, a cui non è stato ancora distribuito nulla, è possibile aggiungere il file .lil, .pdb e .jar alla directory scelta.
    • Nel caso in cui sia già stata effettuata una distribuzione al gruppo di esecuzione che si desidera utilizzare, aggiungere il file .lil, .pdb o .jar alla directory scelta e quindi utilizzare il comando mqsireload per riavviare il gruppo. Non è possibile sovrascrivere un file esistente sul sistema operativo Windows quando il broker è in esecuzione a causa del blocco del file attivato dal sistema operativo.
    Queste due modalità devono essere utilizzate con attenzione in quanto qualsiasi gruppo di esecuzione collegato allo stesso broker rileverà anche i nuovi file .lil, .pdb e .jar al suo riavvio oppure quando gli viene prima effettuata una distribuzione. Utilizzando la modalità più convenzionale di riavvio del broker, si garantisce che a chiunque sia interessato ad un determinato gruppo di esecuzione vengano rese note le modifiche recenti effettuate al broker.

    Questi due casi presumono che sia stato già completato il passo precedente e sia stato quindi utilizzato il comando mqsichangebroker o mqsicreatebroker per notificare al broker la directory in cui sono stati collocati i file di estensione definita dall'utente.

    Una volta che è stata eseguita l'installazione di un nodo definito dall'utente, viene definito mediante il relativo schema e nome, come un flusso di messaggi.

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Copyright IBM Corporation 1999, 2006 Ultimo aggiornamento: ago 17, 2006
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