Utilizzare questa pagina per visualizzare i dati per un evento SCA non riuscito e per eseguire attività come l'eliminazione, il reinoltro, la modifica e l'impostazione della traccia per l'evento.
Per visualizzare questa pagina nella console di gestione, fare clic su
, quindi eseguire una ricerca degli eventi SCA non riusciti. Una volta restituiti gli eventi non riusciti, fare clic sul nome di un evento riportato nella pagina Risultati della ricerca.La pagina dei dettagli dell'evento non riuscito fornisce l'ID evento, l'ID sessione e i qualificatori eventi associati all'evento non riuscito, nonché le informazioni relative a origine e destinazione dell'evento e all'ora e alla causa dell'errore.
I collegamenti contrassegnati (online) richiedono un accesso a Internet.
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Questo campo specifica il tipo di evento non riuscito. Il valore è SCA per tutti gli eventi SCA non riusciti.
Il tipo di evento viene assegnato automaticamente dal sistema secondario di ripristino; non è possibile modificarlo.
Questo campo specifica lo stato dell'evento non riuscito. Per gli eventi SCA, il solo tipo di stato disponibile è Non riuscito.
Lo stato dell'evento viene assegnato automaticamente dal sistema secondario di ripristino; non è possibile modificarlo.
Questo campo specifica l'ID univoco per l'evento non riuscito. Tale ID persiste anche dopo che l'evento è stato nuovamente inviato; se il nuovo invio non riesce, l'evento viene restituito al gestore eventi non riusciti con lo stesso ID evento.
L'ID evento viene assegnato automaticamente dal sottosistema di ripristino; non è possibile modificarlo.
Questo campo visualizza l'ID di sessione univoco per l'evento non riuscito.
Ogni evento viene eseguito all'interno di una sessione; la sessione include tutte le informazioni necessarie ad elaborare un evento. Se un evento non riesce, il gestore eventi non riusciti incapsula le informazioni relative alla sessione specifica per il ramo di esecuzione non riuscito nel parametro ID sessione.
Da notare che qualsiasi CEI (Common Base Event) e istanza di BPEL process correlati ad un particolare evento non riuscito sono tutti collegati dallo stesso ID sessione, semplificandone in questo modo l'identificazione e lo studio per ulteriori informazioni relative all'errore.
L'ID di sessione viene assegnato automaticamente dal sottosistema di ripristino; non è possibile modificarlo.
Questo campo riporta il tipo di chiamata del servizio fra i componenti SCA. I tre modelli di chiamata supportati sono: richiesta asincrona/risposta rimandata, richiesta asincrona con callback e unidirezionale asincrona.
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo riporta il nome del modulo da cui l'evento ha avuto origine.
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo riporta il nome del componente da cui l'evento ha avuto origine.
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo visualizza le informazioni ottenute dal SIB (service integration bus) configurato per la messaggistica.
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo riporta il nome del modulo di destinazione per l'evento (la direzione verso cui l'evento si stava dirigendo quando non è riuscito).
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo riporta il nome del componente di destinazione per l'evento (il componente verso cui l'evento si stava dirigendo quando non è riuscito).
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo riporta il nome del metodo di destinazione per l'evento.
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo riporta la data e l'ora in cui l'evento non è riuscito. L'orario mostrato è quello locale del server di elaborazione ed il valore viene formattato per la locale corrente.
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo riporta la destinazione di distribuzione per l'evento. Il suo valore include il nome del nodo, del server e del cluster di destinazione (se applicabile).
Non è possibile modificare questo campo.
Questo campo visualizza il testo dell'eccezione generata quando l'evento non è riuscito.
Non è possibile modificare questo campo.
Specificare la quantità di tempo che può intercorrere prima che un evento non riuscito scada e non possa più essere reinoltrato. L'orario mostrato è quello locale del server di elaborazione.
Se è stata specificata una scadenza con la chiamata asincrona che ha inviato l'evento, quei dati relativi alla scadenza persistono anche se l'evento non riesce, e l'orario di scadenza viene visualizzato nel campo Scadenza della nuova esecuzione.
È possibile modificare questo campo per specificare un nuovo orario di scadenza per l'evento non riuscito. È necessario che il valore di questo campo sia una data ed un orario formattati per la locale. Viene fornito un esempio appropriato per la locale.
Specificare il livello della traccia da utilizzare su un evento inviato nuovamente.
Se si imposta la traccia per l'evento non riuscito, il campo Controllo traccia riporterà tale valore. Altrimenti, verrà visualizzato il valore predefinito consigliato: SCA.LOG.INFO;COMP.LOG.INFO, che specifica che non si verifica alcuna traccia quando la sessione chiama un servizio Advanced Integration oppure esegue un componente.
È possibile modificare questo campo per assegnare un livello di traccia diverso per l'evento non riuscito. La traccia può essere impostata per un servizio o un componente e l'output può essere trascritto in un log o sul server CEI (Common Event Infrastructure). Per informazioni dettagliate su come impostare
e visualizzare la traccia, consultare gli argomenti sul Monitoraggio nel Centro informazioni di IBM Business Process Manager.
Questo campo riporta l'impostazione del qualificatore di sequenza eventi per l'evento non riuscito.
Questo campo riporta l'impostazione degli eventi non riusciti che provocano l'avvio della memorizzazione.
Questo campo visualizza gli eventi non riusciti che sono stati catturati poiché il sistema non era in grado di inviare una risposta di errore a un BPEL process.