Proprietà dell'origine dati di WebSphere Application Server

Questa pagina consente di impostare le proprietà dell'origine dati avanzate nel server delle applicazioni. Tali proprietà attivano e configurano i servizi che il server delle applicazioni applica alle origini dati per personalizzare le connessioni all'interno del server delle applicazioni. Queste proprietà non hanno effetto sulle connessioni nel database.

Per accedere a questa pagina della console di gestione, completare uno dei seguenti percorsi:
Dimensione della cache di istruzioni

Specifica il numero di istruzioni che è possibile memorizzare nella cache per connessione. Il server delle applicazioni memorizza un'istruzione nella cache dopo che questa è stata chiusa dall'utente.

L'origine dati di WebSphere Application Server ottimizza l'elaborazione delle istruzioni preparate e delle istruzioni richiamabili memorizzando nella cache le istruzioni non utilizzate in una connessione attiva. Entrambi i tipi di istruzioni consentono di ottimizzare al massimo le prestazioni delle transazioni tra l'applicazione e la memorizzazione dati.
  • Un'istruzione preparata è un'istruzione SQL precompilata memorizzata in un oggetto PreparedStatement. Il server delle applicazioni utilizza questo oggetto per eseguire ripetutamente l'istruzione SQL, come richiesto dal runtime dell'applicazione, con valori determinati dal runtime.
  • Un'istruzione richiamabile è un'istruzione SQL che contiene una chiamata a una procedura memorizzata, che è una serie di istruzioni precompilate che eseguono un'attività e restituiscono un risultato. L'istruzione è memorizzata nell'oggetto CallableStatement. Il server delle applicazioni utilizza questo oggetto per eseguire ripetutamente l'istruzione memorizzata, come richiesto dal runtime dell'applicazione, con valori determinati dal run time.

Se la cache delle istruzioni non è sufficientemente grande, vengono eliminate voci utili per liberare spazio su disco per le nuovi voci. Per determinare il valore più elevato della dimensione della cache in modo da evitare annullamenti, aggiungere il numero di istruzioni richiamabili e di istruzioni preparate in maniera univoca (in base a quanto stabilito dalla stringa SQL, dalla contemporaneità e dal tipo di scorrimento) per ogni applicazione che utilizza tale origine dati in un determinato server. Questo valore rappresenta il numero massimo di possibili istruzioni che è possibile memorizzare nella cache su una connessione specificata durante il ciclo di vita del server. Se si imposta la dimensione della cache su questo valore, non ci saranno mai istruzioni eliminate dalla cache. In generale, configurare una cache di grandi dimensioni per le applicazioni con un numero notevole di istruzioni.

[AIX Solaris HP-UX Linux Windows] [iSeries] È possibile anche utilizzare il Visualizzatore prestazioni Tivoli per ridurre al minimo il numero delle istruzioni eliminate dalla cache. Utilizzare un carico di lavoro standard che rappresenti un numero tipico di richieste client in entrata, un numero stabilito di iterazioni e un gruppo standard di impostazioni di configurazione.
Nota: Maggiore è la cache istruzioni, maggiori sono le risorse del sistema che subiscono ritardo. Per tale motivo, l'impostazione di un valore troppo elevato potrebbe causare perdita di risorse, dal momento che il sistema non è in grado di aprire più istruzioni preparate.

Se è presente una particolare istruzione che non si desidera memorizzare nella cache dal server delle applicazioni, configurare la definizione di poolability dell'istruzione su false. Il server delle applicazioni non memorizza nella cache un'istruzione se la definizione di poolability è impostata su false. L'applicazione specifica le definizioni di poolability dell'istruzione in fase di runtime.

In applicazioni di verifica, l'ottimizzazione della cache istruzioni migliora il rendimento dal 10 al 20%. Tuttavia, a causa di potenziali limiti delle risorse ciò non è sempre possibile.

Tipo dati Numero intero
Valore predefinito I valori predefiniti dipendono dal database. Generalmente, questo valore è 10. Per le versioni di Informix 7.3, 9.2, 9.3 e 9.4, senza le ultime correzioni, il valore predefinito deve essere 0. Un valore predefinito pari a 0 implica che non esistono istruzioni cache.
Abilitazione del rilevamento di accesso con più thread

Selezionando questa opzione, il server delle applicazioni rileva l'accesso da parte di più thread.

Abilitazione della riautenticazione del database

Indica che non può esistere l'esatta corrispondenza nelle connessioni richiamate dal pool di connessioni del server delle applicazioni (i criteri di ricerca del pool di connessioni non includono nome utente e password). La riautenticazione della connessione, invece, viene effettuata nel metodo doConnectionSetupPerTransaction() della classe DataStoreHelper. Il server delle applicazioni non fornisce un'implementazione di riautenticazione connessione. Quando viene selezionata questa casella, quindi, è necessario estendere la classe DataStoreHelper per fornire l'implementazione del metodo doConnectionSetupPerTransaction() in cui avviene la riautenticazione. Se questo processo non viene completato, il server delle applicazioni potrebbe restituire connessioni non utilizzabili. Per ulteriori informazioni, consultare la documentazione API per il metodo com.ibm.websphere.rsadapter.DataStoreHelper#doConnectionSetupPerTransaction.

La riautenticazione delle connessioni può essere utile per migliorare le prestazioni riducendo il carico dovuto all'apertura e alla chiusura delle connessioni, in particolare per applicazioni che richiedono frequentemente connessioni con nomi utente e password differenti.
Prevenzione dei problemi: Non è possibile abilitare la riautenticazione del database se si seleziona TrustedConnectionMapping per l'alias di configurazione dell'associazione.gotcha
Abilitazione del supporto di ottimizzazione a una fase JMS

Quando si seleziona questa opzione, il server delle applicazioni consente a JMS (Java messaging service) di ottenere connessioni ottimizzate da questa origine dati. Questa proprietà impedisce alle applicazioni JDBC (Java database connectivity) di condividere connessioni con applicazioni CMP (container-managed persistence).

Gestione degli handle memorizzati nella cache

Specifica se il contenitore tiene traccia degli handle memorizzati nella cache, che sono handle di connessione che un componente dell'applicazione mantiene attivi attraverso limiti di metodo e di transazione. È possibile utilizzare questa proprietà per eseguire il debug di problemi di connessione, ma la traccia degli handle può causare un carico elevato sulle prestazioni durante il runtime.

Se nella console di gestione è selezionata la proprietà Gestisci handle memorizzati nella cache e tale proprietà viene deselezionata, il campo non sarà più visibile per risorse del server delle applicazioni Versione 7.0. Questo campo viene visualizzato solo se la proprietà manageCachedHandles è impostata su true nel file resources.xml. Per rendere disponibile questo campo, modificare il valore della voce manageCachedHandles da false a true nel file resources.xml oppure immettere il seguente comando Jython dallo strumento wsadmin:
AdminConfig.modify(myDataSourceVariable, '[[manageCachedHandles "true"]]')
Configurazioni supportate: Per risorse in esecuzione nel server delle applicazioni Versione 6.x, la proprietà Gestisci handle memorizzati nella cache sarà sempre visibile. Ad esempio, avendo un nodo della Versione 6.1, la voce nel file resources.xml non avrà effetto sulla visualizzazione del campo nella console di gestione.sptcfg
Per un metodo alternativo per eseguire il debug dei problemi, utilizzare gli avvisi diagnostici in multithreading e tra componenti per rilevare violazioni nel modello di programmazione JCA (Java Connectivity Architecture). Per abilitare questi avvisi, selezionare le opzioni dal pannello Server > Server delle applicazioni > server_app > Prestazioni > Performance Advisor e Diagnostic Advisor - Configurazione > Configurazione di avvisi diagnostici e prestazioni . Questi avvisi forzano il gestore connessioni a gestire gli handle memorizzati nella cache, rilevare le condizioni delle connessioni e inviare avvisi.
Nota: Per attivare questi avvisi, selezionare Abilita Performance Advisor e Diagnostic Advisor Framework (Runtime Performance Advisor) dal pannello Server > Server delle applicazioni > server_app > Performance > Performance Advisor e Diagnostic Advisor - Configurazione.
Registra il contesto di transazione mancante

Specifica se il contenitore emette una voce nel log di attività quando un'applicazione ottiene una connessione senza un contesto di transazione. Sono eccezioni ai requisiti di connessione del modello di programmazione Java EE (Java Platform, Enterprise Edition).

Origine dati non transazionale
Specifica che il server delle applicazioni non determina le connessioni da questa origine dati nelle transazioni globali o locali. Le applicazioni devono chiamare esplicitamente setAutoCommit(false) sulla connessione se si desidera avviare una transazione locale sulla connessione e devono eseguire il commit o il rollback della transazione avviata.
Prevenzione dei problemi: In determinate circostanze, impostare questa proprietà su true, ma JPA (Java Persistence API) richiede entrambe le origini dati JTA e non JTA.gotcha
Utilizza modello per il controllo di eccezioni di WebSphere Application Server

Specifica che il server delle applicazioni utilizza la funzione di associazione errori, definita nell'helper dell'archivio dati per identificare gli errori. Il server delle applicazioni non sostituisce eccezioni rilevate dal driver JDBC con le eccezioni definite nella mappa di errori dell'helper dell'archivio dati.

Utilizza modello di associazione eccezioni di WebSphere Application Server

Specifica che il server delle applicazioni utilizza la funzione di associazione errori, definita nell'helper dell'archivio dati per identificare errori e il server delle applicazioni sostituirà le eccezioni rilevate dal driver JDBC con le eccezioni definite nella mappa di errori dell'helper dell'archivio dati.

Configurazioni supportate: Questo modello di rilevamento degli errori funziona con JDBC Versione 3.0 e precedenti.sptcfg
Convalida delle nuove connessioni

Specifica se il gestore connessioni verifica le connessioni create di recente sul database.

Numero di tentativi

Specifica il numero di volte in cui si desidera verificare nuovamente la connessione iniziale a un database se la prima operazione di verifica preliminare non riesce.

Intervallo tentativi

Selezionando Convalida nuove connessioni, l'opzione specifica il tempo, in secondi, atteso dal server delle applicazioni prima di eseguire un nuovo tentativo di connessione se il tentativo iniziale non riesce.

Convalida di connessioni con lotti esistenti

Specifica se il gestore connessioni verifica la validità delle connessioni raggruppati in pool prima di restituirle alle applicazioni.

Intervallo tentativi

Se si seleziona Verifica preliminare di connessioni in pool esistenti, l'opzione specifica il tempo, in secondi, assegnato al driver JDBC per la convalida di una connessione.

Convalida del driver JDBC

Specifica che il server delle applicazioni utilizzerà il driver JDBC per convalidare le connessioni. Per utilizzare questa opzione, il provider JDBC deve supportare JDBC 4.0 o superiore.

Timeout
Specifica il timeout in secondi per verificare le connessioni (nuove o raggruppate in pool dal server delle applicazioni) sul database. Se il timeout scade prima della convalida, la connessione viene considerata non utilizzabile. Se i tentativi sono configurati, il valore completo del timeout si applica a ciascun tentativo. Un valore pari a 0 indica che il driver JDBC non applica un timeout sui tentativi di convalida.
Configurazioni supportate: Questa opzione è disponibile solo per driver JDBC conformi a JDBC 4.0.sptcfg
Convalida della stringa SQL (obsoleta)

Specifica un'istruzione SQL inviata dal server delle applicazioni al database per verificare la connessione. Utilizzare una query con impatto moderato sulle prestazioni.

Ottimizzare il modello get/use/close/connection con il pooling eterogeneo

Specifica che il server delle applicazioni utilizzerà il modello get/use/close/connection. Consente il pooling di connessione affinché il server delle applicazioni condivida le connessioni presenti nella stessa transazione. Questo modello di ottimizzazione consente la condivisione di una connessione durante una transazione anche quando le connessioni utilizzano diverse proprietà di connessione.

La funzione di pooling eterogeneo consente di estendere la definizione dell'origine dati in modo che sia possibile specificare diverse proprietà personalizzate o consentire applicazioni per sovrascrivere proprietà non principali per l'origine dati.

Configurazioni supportate: Questo campo è disponibile soltanto per le origini dati DB2.sptcfg
Intervallo di nuovi tentativi per il reinstradamento client

Specifica l'intervallo di tempo, espresso in secondi, tra i tentativi del reinstradamento client automatico.

Configurazioni supportate: Questo campo è disponibile soltanto per le origini dati DB2.sptcfg
Numero massimo di tentativi per il reinstradamento client

Specifica il numero massimo dei tentativi di connessione effettuati dalla funzione di reinstradamento client automatico se la connessione primaria al server non viene eseguita correttamente. La proprietà viene utilizzata soltanto quando è impostato Intervallo di nuovi tentativi per il nuovo instradamento client.

Configurazioni supportate: Questo campo è disponibile soltanto per le origini dati DB2.sptcfg
Nomi server alternativi
Specifica l'elenco di nomi server alternativi per il server DB2. Se vengono specificati più nomi server alternativi, è opportuno che i nomi siano separati dal punto e virgola. Ad esempio:
host1,host2
Configurazioni supportate: Questo campo è disponibile soltanto per le origini dati DB2.sptcfg
Numeri di porta alternativi
Specifica l'elenco delle porte di server alternative per il server DB2. Se vengono specificate più porte di server alternative, è opportuno che le porte siano separate da virgola. Ad esempio:
5000,50001
Configurazioni supportate: Questo campo è disponibile soltanto per le origini dati DB2.sptcfg
Nome JNDI dell'elenco server di reinstradamento client

Specifica il nome JNDI utilizzato per collegare l'elenco server di reinstradamento client DB2 nello spazio dei nomi JNDI. Il server di database DB2 utilizzerà questo nome per visualizzare l'elenco nomi del server alternativo quando le informazioni sul server alternativo non sono memorizzate. Questa opzione non è supportata per le origini dati di tipo 2.

Configurazioni supportate: Questo campo è disponibile soltanto per le origini dati DB2.sptcfg
Non collegare elenco di reinstradamento client da JNDI

Utilizzato soltanto con la connessione di verifica. Quando è impostato su true, il nome JNDI dell'elenco server di reinstradamento client non sarà collegato dallo spazio dei nomi JNDI una volta emessa una connessione di verifica.

Configurazioni supportate: Questo campo è disponibile soltanto per le origini dati DB2.sptcfg



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Impostazioni delle proprietà personalizzate


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