Impostazioni Politica di monitoraggio

Utilizzare questa pagina per visualizzare o modificare le impostazioni che controllano le modalità di monitoraggio e di riavvio di un processo da parte dell'agente nodo.

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Numero massimo di tentativi di avvio

Specifica il numero massimo di tentativi da effettuare per avviare il server delle applicazioni prima di rinunciare.

Tipo dati Numero intero
Intervallo di ping

Specifica la frequenza dei tentativi di comunicazione, in secondi, tra il processo principale, ad esempio l'agente nodo, e il processo creato come secondario, ad esempio un server delle applicazioni. Regolare questo valore in base ai requisiti per il riavvio del server non avviato. La diminuzione del valore consente di rilevare più rapidamente gli errori; aumentando il valore, si riduce la frequenza dell'esecuzione del ping, diminuendo così il sovraccarico del sistema.

Tipo dati Numero intero
Intervallo Impostare un valore maggiore o uguale a 0 (zero) e minore di 2147483. Se si specifica un valore maggiore di 2147483, il server delle applicazioni funziona come il valore fosse impostato a 0. Se viene specificato il valore 0, non viene eseguita alcuna verifica.

[z/OS] In un ambiente z/OS, l'impostazione Intervallo di ping per un gestore distribuzione o un agente nodo viene ignorata. Tuttavia questa impostazione per un server delle applicazioni viene utilizzata dall'agente nodo per controllare la funzione di monitoraggio PidWaiter per il sistema operativo z/OS nativo. Il monitoraggio PidWaiter funziona in maniera analoga alla funzione di ping utilizzata in un ambiente di piattaforma distribuita. Entrambe queste funzioni di monitoraggio determinano se un server delle applicazioni è ancora in esecuzione o no. L'unica differenza tra le due funzioni di monitoraggio risiede nel fatto che il monitoraggio PidWaiter non invia alcuno dei messaggi TCP/IP inviati dal monitoraggio dell'intervallo di ping.

[z/OS] È possibile, inoltre, impostare le seguenti due proprietà per ridurre notevolmente il numero di ricerche DNS che potrebbero avvenire a causa di questa attività di monitoraggio:
  1. È possibile aggiungere la proprietà personalizzata JVM com.ibm.websphere.management.monitoring.pingInterval per il controller per ogni processo. Il valore predefinito di questa proprietà è 60 secondi. Si raccomanda di non modificare questo valore predefinito a meno che non sia necessario ridurre al minimo il numero di ricerche DNS. Se è necessario ridurre al minimo il numero di ricerche DNS, impostare questa proprietà sull'intervallo di tempo più adatto al sistema.

    Quando questa proprietà viene impostata per il gestore distribuzione, regola la frequenza con cui il gestore distribuzione verifica se l'agente nodo è ancora in esecuzione. Quando viene impostata per l'agente nodo, regola la frequenza con cui l'agente nodo verifica se il gestore distribuzione è ancora in esecuzione. Quando viene impostata per un server delle applicazioni, regola la frequenza con cui il server delle applicazioni verifica se l'agente nodo è ancora in esecuzione.

  2. È possibile aggiungere la variabile protocol_iiop_resolve_foreign_hostname a livello cella e impostarla a 0. L'impostazione di questa variabile a 0 disabilita la funzione di risoluzione nomi host esterni da parte di IIOP, eliminando, quindi, le ricerche DNS eseguite da questa funzione.

[z/OS] L'aggiunta di queste due proprietà non elimina completamente le ricerche DNS dall'interno dei processi del prodotto.

Timeout di ping

Quando un processo principale richiama un processo secondario, ad esempio quando un gestore del processo richiama un server, il processo principale esegue il ping del processo secondario per verificare che quest'ultimo sia stato richiamato correttamente. Questo valore specifica il numero di secondi che il processo principale deve attendere (dopo il ping del processo secondario) prima di attestare che il processo secondario ha avuto esito negativo.

Tipo dati Numero intero
Unità di misura Secondi
Intervallo Impostare un valore superiore o uguale a 0 (zero) e inferiore a 2147483647. Se si specifica un valore superiore a 2147483647, il server delle applicazioni funziona come se fosse stato impostato il valore 0.
Riavvio automatico

Specifica se il processo deve eseguire o meno l'avvio automatico in caso di errore.

Se si modifica il valore specificato per questo campo, occorre riavviare il server delle applicazioni e l'agente del nodo per rendere effettiva la nuova impostazione.

Questa impostazione non influenza quanto specificato per l'impostazione dello stato di riavvio nodo. Le due impostazioni si escludono a vicenda.

Tipo dati Booleano
Valore predefinito

[AIX Solaris HP-UX Linux Windows] [iSeries] true per le piattaforme distribuite e i5/OS

[z/OS] false per la piattaforma z/OS

Stato riavvio nodo

Le impostazioni vengono visualizzate solo per il prodotto Network Deployment. Specificano lo stato desiderato dei server dopo la chiusura e il riavvio di un nodo.

Se un server è già in esecuzione quando l'agente nodo viene arrestato, il server sarà ancora in esecuzione in seguito al riavvio dell'agente. Se un server è arrestato al riavvio dell'agente nodo, se l'agente nodo avvia il server dipende dall'impostazione di questa proprietà:
  • Se questa proprietà è impostata su STOPPED, l'agente nodo non avvia il server.
  • Se questa proprietà è impostata su RUNNING, l'agente nodo avvia sempre il server.
  • Se questa proprietà è impostata su PREVIOUS, l'agente nodo avvia il server solo se il server era già in esecuzione quando l'agente è stato arrestato.

Questa impostazione non influenza quanto specificato per l'impostazione di riavvio automatico. Le due impostazioni si escludono a vicenda.

Tipo dati Stringa
Valore predefinito STOPPED
Intervallo I valori validi sono STOPPED, RUNNING o PREVIOUS. Se si desidera riportare il processo allo stato corrente dopo il riavvio del nodo, utilizzare PREVIOUS.



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Attività correlate


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